“ANFFAS IN PIAZZA” 27 marzo 2011

Domenica 27 marzo torna, per il quarto anno consecutivo, l’appuntamento nelle principali piazze italiane con “Anffas in Piazza – IV Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale”, la manifestazione nazionale organizzata da Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale.

Le strutture associative Anffas (che sono più di 240 in tutta Italia) scenderanno anche quest’anno in piazza per sensibilizzare ed informare i cittadini sui temi legati alla disabilità intellettiva e/o relazionale, distribuendo materiale informativo sulle attività dell’associazione, ma anche e soprattutto il materiale formativo prodotto, destinato alle persone con disabilità, ai loro genitori e familiari, ma anche ad operatori del settore, istituzioni, etc.

La giornata sarà dedicata in particolare a diffondere il nuovo modello di disabilità basato sui diritti umani contenuto nella Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che dal 2009 è Legge nel nostro Paese e che richiede un radicale cambiamento culturale e di approccio, da realizzarsi in attiva sinergia da parte dell’intera collettività.

In Abruzzo Anffas sarà presente a:

  • Lanciano (CH) – Parrocchia San Pietro (Viale dei Cappuccini); Basilica Madonna del Ponte (Piazza Plebiscito); Parrocchia “Spirito Santo” (Quartiere Santa Rita) 

 

  • Martinsicuro (TE) – Piazza Cavour

 

  • Orsogna (CH) – Piazza Mazzini

 

  • Ortona (CH) – Piazza della Repubblica

 

  • Pescara – Piazza della Rinascita; Zona Madonnina del Porto; Piazza Garibaldi (presenti anche sabato 26 presso l’Istituto Marconi)

 

  • Rocca San Giovanni (CH) – PIazza del Comune

 

  • Teramo – Piazza Martiri della Libertà

 

  • Treglio (CH) – Parrocchia Maria SS Assunta in Cielo

“ACCORCIAMO LE DISTANZE” II EVENTO INTERREGIONALE – PESCARA, 25.02.2011

Venerdì 25 febbraio 2011 , presso il Parc Hotel Villa Immacolata – Strada Comunale San Silvestro, 340 – Pescara si terrà l’Evento formativo interregionale – rivolto alle strutture dell’Abruzzo, delle Marche e del Molise – del progetto “Accorciamo le distanze!”.

Ricordiamo che tale iniziativa progettuale è volta a realizzare un percorso di promozione, semplificazione ed assimilazione dei contenuti e del testo della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CRPD).

L’evento formativo della durata di una giornata consentirà di studiare ed approfondire i contenuti ed i principi della CRPD attraverso l’analisi dell’attuale situazione applicativa nel nostro paese
PROGRAMMA DEI LAVORI

9.30 inizio lavori

9.30 – 12.00 Diritti umani – Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) – pensiero Anffas: i principi generali

12.00 – 13.00 Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CRPD): approfondimento aree tematiche Manuale facilitato (art. 10 diritto alla vita, art. 11 situazioni di rischio ed emergenze umanitarie, art. 25 salute, art. 26 abilitazione e riabilitazione)

13.00 – 14.00 Pausa pranzo14.00 – 17.00 Workshop: elaborazione proposte di miglioramento per attuazione CRPD in Italia

17.00 fine lavori

Una petizione per l’applicazione della L. 328/2000

A 10 anni dalla pubblicazione della L. 328/2000 Anffas Onlus lancia una campagna nazionale: firma la petizione!

Parte la petizione lanciata da Anffas Onlus sul sito www.vita.it per sollecitare l’attuazione della L. 328/2000, che oggi, 8 novembre 2010, compie 10 anni. Tutti possono partecipare, semplicemente sottoscrivendola on-line: l’obiettivo dell’Associazione è quello di raggiungere rapidamente migliaia di firme. La petizione rientra nell’ambito della Campagna Nazionale Anffas Onlus per l’applicazione della L. 328 che vedrà il suo momento cardine il prossimo 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, con la contemporanea presentazione, da parte dei singoli, della richiesta per la predisposizione del proprio progetto personalizzato ai sensi dell. 14 della L. 328/2000 al proprio Comune di Residenza.

Vediamo in sintesi i principali contenuti della campagna:

L’8 novembre di dieci anni fa (8 novembre 2000) il Parlamento Italiano approvava la Legge 328 intitolata “ Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”.
Nelle cronache di quei giorni la conclusione del lunghissimo iter della Legge venne salutata come l’avvento di una nuova concezione dell’assistenza sociale che ribaltava i concetti definiti dalla precedente Legge sull’assistenza sociale, risalente addirittura al secolo scorso.
All’interno di questo corposo disegno c’è soprattutto un articolo che per le persone con disabilità riveste una importanza assoluta: l’art. 14 (progetti individuali per le persone disabili) che prevede il diritto di ogni persona con disabilità (e di chi la rappresenta) di chiedere al Comune di scrivere il proprio progetto personalizzato di vita, d’intesa con la ASL e dei diversi soggetti sociali e istituzionali che devono agire per realizzare la piena integrazione sociale.
Un altro articolo di fondamentale importanza, rimasto del tutto disatteso, è l’art. 24 (Delega al Governo per il riordino degli emolumenti derivanti da invalidità civile, cecità e sordomutismo) che prevede la revisione dei sistemi di accertamento di invalidità civile e stato di handicap e delle provvidenze economiche collegate con il fine di meglio orientare l’obiettivo di tali misure verso il contrasto alla povertà e la promozione di incentivi alla rimozione delle limitazioni e valorizzazione delle capacità ed autonomie delle persone con disabilità, nonché lo snellimento delle procedure connesse.
Tuttavia, nonostante l’importanza di quanto previsto da questa Legge per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e dei loro genitori e familiari, a distanza di ben dieci anni gli importantissimi cambiamenti da questa previsti nel sistema dei servizi sociali rimangono ancora nel cassetto.
Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale)
mobilita le persone con n disabilità e le loro Famiglie e promuove una CAMPAGNA NAZIONALE PER L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 328 del 2000 che ha avvio, oggi, 8 novembre e che proseguirà anche nei mesi successivi, con una serie di iniziative sull’intero territorio nazionale.

In particolare:
è stata avviata una petizione on-line che tutti possono sottoscrivere collegandosi al seguente link: http://www.vita.it/news/view/108431
il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, migliaia di famiglie su tutto il territorio nazionale, presenteranno contemporaneamente richiesta al proprio Comune per la predispozione del Progetto Individuale ai sensi dell’art. 14 della L. 328/2000.
La campagna è aperta all’adesione di tutti: singoli cittadini, persone con disabilità e loro famiglie, associazioni, enti ed istituzioni.

Roberto Speziale
Presidente Nazionale Anffas Onlus

Il Progetto Individuale per la persona con disabilità è un diritto soggettivo.Lo stabilisce il Tar Catania, con una sentenza

E’ ciò che ha stabilito il Tar di Catania con la sentenza N° 243/11, emessa dalla Seconda Sezione, Giudice Estensore Dott. F. Brugaletta.

La vicenda ha per vittima una persona con grave disabilità che due anni fa aveva avanzato istanza, ai sensi dell’ art. 14 l. 328/00 , per la stesura di un progetto individualizzato e personalizzato di vita con riguardo alle prestazioni di cura e di riabilitazione e dei servizi alla persona che gli enti competenti devono erogare.

La persona con disabilità ha prima subìto il silenzio inadempimento da parte dell’amministrazione comunale di residenza (Comune di Catania) – per cui l’ente è già stato condannato nel febbraio 2010 dal Tar Catania – e, successivamente, a seguito della stesura del progetto individualizzato, non ha beneficiato dell’erogazione dei servizi e dell’esecuzione di quanto previsto nel progetto redatto dall’Unità di Valutazione della Disabilità.

Proposta azione condannatoria avverso l’Azienda Sanitaria e il Comune di Catania , con il patrocinio dell’Avv. F. Marcellino , il Tar è stato chiamato a decidere su una questione di assoluta novità per il mondo del diritto, ed ha dichiarato che la materia è di competenza del Giudice Ordinario riconoscendo, però chiaramente in sentenza che “la posizione del ricorrente fatta valere ha la consistenza del diritto soggettivo” .

L’Avv. F. Marcellino commenta: “i profili di giurisdizione sui quali si è efficacemente soffermato il Tar Catania, sono tanto complessi quanto rilevanti. L’autorità giudiziaria ci ha consentito di avere chiarezza, per la prima volta in Italia, su cosa dovranno fare i cittadini ed i loro difensori, nell’ipotesi in cui, pur a seguito della stesura del progetto individualizzato per persona con disabilità, gli enti competenti (comune e aziende sanitarie) dovessero rimanere inadempimenti nell’erogazione di servizi e prestazioni. Aver statuito che il progetto ex art. 14 l. 328/00 fa sorgere un diritto soggettivo in capo alla persona con disabilità è per Noi la conferma che l’obiettivo principale della normativa è soddisfare i bisogni dei cittadini, ancor prima che offrire in modo disorganico e magari dispendioso servizi sul territorio. La personalizzazione, l’individualizzazione dei trattamenti e la conseguente organizzazione dei servizi sul territorio contribuirà non solo al rispetto dei diritti delle persone con disabilità, ma ad una loro maggiore soddisfazione e ad una più efficace, efficiente e parsimoniosa gestione dell’azione amministrativa, così come già in atto in altre Regioni Italiane. Auspichiamo, quindi, di non dover continuare a ricorrere al Giudice Civile, speranzosi di un’attivazione spontanea delle amministrazioni competenti” .

Anffas Onlus Sicilia, tra i ricorrenti nel giudizio, da tempo si prodiga in un’attività di informazione, formazione, sensibilizzazione sul tema in tutta la Sicilia. Da ultimo, in alcune province ha riscontrato aperture e dialoghi con gli enti locali e le aziende sanitarie, anche a conferma della fondatezza delle richieste provenienti dalle persone con disabilità.

Tali iniziative sono inoltre ampiamente sostenute da Anffas Onlus Nazionale , che proprio nei mesi scorsi ha lanciato la campagna nazionale “Buon Compleanno 328!” con l’obiettivo di richiedere con fermezza l’applicazione della L. 328/00 ed in particolare del suo art. 14, invitando le persone con disabilità e loro famiglie di tutta Italia a presentare in massa , grazie anche i modelli e le linee guide predisposte dall’Associazione, istanza per la predisposizione del progetto individuale e personalizzato .

Anffas Onlus Nazionale ed Anffas Sicilia, pur non potendo che manifestare rammarico circa il fatto che per l’esigibilità di un diritto di così fondamentale importanza per le persone con disabilità ed i loro genitori e familiari si debba ancora “passare” per le aule dei Tribunali, esprimono grande soddisfazione rispetto al riconoscimento che il diritto alla predisposizione di quanto previsto dall’art. 14 sia stato confermato quale diritto soggettivo perfetto e confermano che l’impegno associativo proseguirà, con ancor maggior tenacia e solerzia, in tutta Italia e ad ogni livello .

La “battaglia” dell’Associazione tutta, quindi, non si ferma di certo di qui, anzi … questa pronuncia la fortifica e si pone come invito e sfida ulteriore ad intensificarla, auspicando anche che l’intero movimento delle persone con disabilità e di chi le rappresenta vi si unisca e vi partecipi attivamente.

PROGETTO “ACCORCIAMO LE DISTANZE!”

 Nel luglio 2010 è stato ufficialmente avviato “Accorciamo le distanze”, progetto cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ex legge 328/2000 – bando anno 2009.

L’idea del progetto è nata in seguito all’entrata in vigore in Italia, con legge n.18 del 3 marzo 2009, della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) .

Infatti, la portata di tale legge è di straordinaria importanza e segna l’avvio di una nuova era nella quale il paradigma cui far riferimento nell’orientare le politiche, le scelte e le azioni diviene quanto contenuto nella Convenzione. Al tempo stesso però, la nostra associazione ha maturato sempre più la consapevolezza che gli importanti diritti sanciti e ribaditi da tale strumento, sono ancora poco conosciuti e poco praticati , sia dalle istituzioni preposte che da parte dei singoli cittadini e dai “diretti interessati”, restando quindi a tutt’oggi molto “distanti” dalla concreta realtà che le persone con disabilità ed i loro genitori e familiari quotidianamente vivono. Da qui la necessità di realizzare un percorso di promozione, semplificazione ed assimilazione dei contenuti e del testo della Convenzione tale da agevolarne l’apprendimento sia alle persone con disabilità stesse (con particolare riferimento a quelle con disabilità intellettiva e/o relazionale), sia a chi, di loro, si prende cura e carico come i genitori, i familiari e chi li rappresenta nel processo di empowerment, con l’obiettivo principale di determinare concretamente l’avvio del processo di piena inclusione sociale in essa sancito.

Il progetto si propone di realizzare in particolare percorsi formativi, informativi e di confronto e partecipazione diretta dedicati, producendo ed utilizzando, tra l’altro, strumenti e prodotti innovativi ed anche tecnologicamente avanzati ed interattivi quali il portale associativo, la newsletter, una banca dati open source, un forum di discussione online, teleconferenze, manuali per le famiglie e relative versioni, anche video, in formato easy to read (ovvero facile da leggere e comprendere anche per chi ha disabilità intellettive, ma non solo), creazione di Cd-Rom, etc.

Cinque sono i principali obiettivi perseguiti :

– Dare concreta attuazione ai contenuti della CRPD , attraverso la realizzazione di un percorso di promozione, semplificazione ed assimilazione dei contenuti e del testo della Convenzione;
Formare, informare e qualificare sul territorio nazionale i leader associativi e i tecnici fiduciari appartenenti alla rete Anffas su tali tematiche; – Promuovere il dibattito e la cultura sulla Convenzione, con i vari soggetti esterni come gli enti istituzionali e non, coinvolti nei processi inclusivi e attuativi della CRPD;
– Rafforzare e consolidare il sistema formativo Anffas , espressione di una cultura che si manifesta nella promozione dei diritti e nella valorizzazione delle risorse umane;
– Favorire il processo di empowerment adattando gli strumenti esistenti alle singole capacità e promuovendo la consapevolezza di tutti i soggetti coinvolti di essere soggetti attivi.

Gita negata: la discriminazione si combatte in classe

Il commento di Anffas sulla vicenda della gita negata ad un alunno con disabilità ed alla esemplare reazione dei suoi compagni di classe

COMUNICATO STAMPA ANFFAS ONLUS

I giornali di oggi (24 febbraio 2011) riportano una notizia che suscita in Anffas Onlus, Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, sentimenti fortemente contraddittori.

La notizia è quella proveniente da una scuola media di Catanzaro all’interno della quale la Dirigente Scolastica avrebbe (secondo quanto riportato dalla stampa) negato ad un alunno con sindrome di down la partecipazione a gite scolastiche ed uscite didattiche , invitando i compagni ed i docenti a nascondere allo stesso le date delle uscite in programmazione adducendo quale motivazione “la scarsa capacità dello stesso ad apprendere a causa della sua infermità”.

Invito, questo, che sarebbe stato immediatamente declinato dagli stessi, i quali avrebbero dichiarato di preferire rinunciare tutti alle gite piuttosto che veder discriminato il loro compagno .

La notizia suscita in noi sentimenti contrastanti perché:

– da un lato siamo frustrati ed estremamente contrariati, nonché drammaticamente preoccupati, dal fatto che in assoluto contrasto a quanto ormai universalmente sancito e ribadito a livello nazionale ed internazionale e quindi nella più evidente illegalità , esiste ancora chi continua a violare i più fondamentali diritti delle persone con disabilità e delle persone con disabilità e paradossalmente spesso chi si rende protagonista di tali violazioni è tra coloro i quali invece dovrebbero farsene primi garanti;

– d’altro canto questa notizia ci lancia un messaggio di civiltà e speranza per l’iniziativa di contrasto che, forse per la prima volta, proviene da una società e comunità che possiamo, in questo caso, davvero definire “civile”. I compagni di scuola del ragazzo con disabilità hanno mostrato, oltre che sensibilità ed attenzione, alto senso civico e responsabilità . Crediamo, pur non conoscendo nello specifico i fatti, che si possano definire, nonostante la tenera età, dei veri e propri “cittadini modello” e dei piccoli “difensori dei diritti umani” . Ciò significa che forse la cultura della disabilità basata sui diritti umani sta penetrando nelle nostre comunità, magari saltando qualche generazione.

Non vogliamo qui annoverare tutti i dettami normativi e culturali che sanciscono il diritto degli alunni con disabilità alla partecipazione attiva e piena, in condizioni di eguaglianza con gli altri, a tutte le attività scolastiche (di cui gite scolastiche, viaggi di istruzione e momenti ludico-culturali e sportivi rappresentano componenti essenziali e fondamentali), né tanto meno soffermarci oltre a ricordare che nel nostro Paese per fortuna esiste una specifica legge (la 67/06) che tutela le persone con disabilità dalla discriminazione in tutti gli ambiti della vita, ma ci preme soprattutto manifestare tutta la nostra solidarietà e vicinanza all’alunno con disabilità ed alla sua famiglia, nonché ai compagni di scuola ed insieme a loro a tutte le altre persone e famiglie che si trovano in situazioni simili.

E’ per questo che l’Associazione desidera rinnovare e ricordare il proprio impegno di tutela dei diritti umani e civili delle persone con disabilità (in particolare intellettiva e/o relazionale) e dei loro genitori e familiari, rendendosi disponibile a ricevere segnalazioni e supportare, anche nelle sedi giudiziarie, iniziative di contrasto ad analoghe situazioni in tutto il territorio nazionale .