Anffas onlus Pescara: progetto“Tiro l’acqua al mio mulino, se nessuno si occupa di me, me ne occupo io”

Con la prima serie di manifesti è iniziata la campagna pubblicitaria legata al progetto“Tiro l’acqua al mio mulino, se nessuno si occupa di me, me ne occupo io” relativo alla promozione del volontariato.

Il progetto vede le persone con disabilità intellettiva lavorare in prima persona alla realizzazione di una campagna pubblicitaria con l’intento di creare, attraverso la comunicazione, un ponte tra loro e l’intera collettività.

Attraverso la divulgazione di una serie di manifesti – messaggio in successione temporale, di cui si allega la prima serie, si vuole mettere in evidenza il cammino che porta le persone con disabilità dall’invisibile al visibile.

Nei prossimi giorni sarà pubblicata la seconda serie di manifesti e… … SEGUITECI PER CONOSCERE L’INTERO PERCORSO.

Il progetto è stato finanziato ad  Anffas onlus Pescara  dal Centro Servizi Volontariato di Pescara

Pescara, 13 giugno 2013

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COMUNICATO STAMPA ANFFAS ONLUS: “E’ SEMPRE BENE RICORDARLO: NO ALLE SCUOLE SPECIALI, IN QUALUNQUE FORMA!”

COMUNICATO STAMPA

Anffas Onlus

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

E’ SEMPRE BENE RICORDARLO:

NO ALLE SCUOLE SPECIALI, IN QUALUNQUE FORMA!

Abbiamo appreso dalle pagine dei giornali della vicenda relativa ad una mozione approvata dal Consiglio Comunale di Palermo in merito alla “istituzione di una scuola materna per bambini affetti da sindrome autistica” e delle dichiarazioni che in merito si sono susseguite da parte di vari esponenti politici ed istituzionali di livello nazionale e locale, nonché della replica da parte dello stesso Comune di Palermo che smentisce l’intento della costituzione di una scuola speciale.

Senza voler qui entrare nel merito della mozione e delle diverse interpretazioni che sulla stessa si stanno succedendo, Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che rappresenta oltre 15.000 famiglie in tutta Italia, tra le quali naturalmente moltissime con figli o congiunti con disturbi dello spettro autistico, desidera sottolineare l’assoluta e ferma contrarietà nei confronti di qualsiasi tentativo, di qualsiasi natura, di creazione di classi o scuole speciali per gli alunni con disabilità.

“L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e soprattutto di quelli con disabilità intellettiva e/o relazionale” precisa Roberto Speziale, Presidente Nazionale dell’Associazione “è un tema complesso e delicato, che – pur essendo esattamente declinato dalla normativa nazionale ed internazionale (in primis la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità) – continua a subire costanti e spesso subdoli attacchi sia nella prassi che in atti molto spesso presentati come migliorativi, ma che nei fatti si limitano a perpetrare sistemi di esclusione e discriminazione, frutto di un retaggio che ancora in Italia – nonostante infiniti sforzi – davvero ancora non si riesce a superare.”

“E’ quindi ancora una volta necessario ribadire con forza e con fermezza” prosegue Speziale “un NO SECCO E DEFINITIVO a qualunque forma di limitazione all’inclusione sociale e scolastica delle persone con disabilità, che hanno diritto ad essere incluse e ad apportare il proprio contributo in ogni aspetto della vita della comunità, a partire da quello fondamentale della scuola.”

“In questo senso, quindi” conclude il Presidente “prendendo spunto dalla vicenda di Palermo, desideriamo sottolineare come siano ancora necessari interventi consistenti – a partire dalla formazione e responsabilizzazione dell’intero corpo docente e non solo di quello deputato al sostegno e del personale scolastico e di assistenza in generale ed allavalutazione e monitoraggio del reale rispetto delle norme e dei livelli di qualità dell’inclusione scolastica – per migliorare realmente il diritto all’istruzione degli alunni con disabilità, anche grave e gravissima, sui quali invitiamo tutte le Istituzioni a concentrare attenzione, impegno e responsabilità, piuttosto che puntare su iniziative che rischiano invece di determinare pericolose derive ed arretramenti

                                                                                                                                                                                                                                                      Roma, 19 giugno 2013

Area Comunicazione e Politiche Sociali

Anffas Onlus

Responsabile: Dott.ssa Roberta Speziale (cell. 348/2572705)

Tel. 06/3212391/15

dott.ssa Daniela Cannistraci

06.3212391/44

comunicazione@anffas.net

www.anffas.net

Conclusione del Progetto “Una Grande Famiglia” di Anffas onlus Ortona

Riceviamo e pubblichiamo il

-COMUNICATO STAMPA –  Anffas Onlus Ortona

Conclusione del Progetto “Una Grande Famiglia”

Si conclude a fine mese il progetto “UNA GRANDE FAMIGLIA”. Un progetto di durata biennale, promosso e gestito dall’ANFFAS Ortona e finanziato dalla Regione Abruzzo, con la finalità di realizzare un “format” di buona pratica, nell’area dell’attuazione di “percorsi di inclusione sociale ”, replicabile in diversi contesti sociali e territoriali.

La “diversità” può ancora suscitare timori o addirittura paure, per questo spesso è ignorata, a volte rifiutata, sottaciuta, altre volte negata o nascosta. Ma, la diversità è parte della vita dell’uomo e, nel corso dell’esistenza riguarda quasi tutti gli uomini. Essa, però, spesso costituisce un valore, una ricchezza. Quando la diversità genera comunicazione, relazioni, scambio, essa è in grado di produrre emozioni, crescita intellettiva, sensibilità, conoscenze, capacità, creatività, innovazione.

Il progetto “una grande famiglia” si è sviluppato intorno al laboratorio “le stagioni della carta”, uno strumento educativo che ha permesso di stabilire relazioni collaborative, tra i giovani e i ragazzi con disabilità del territorio , in una esperienza di creatività e di scambio emozionale che ha messo a confronto le “diversità”, arricchendole.

L’Anffas Ortona gestisce, da diversi anni, un originale e autentico strumento di inclusione: il laboratorio della carta fatta a mano dei Maestri Cartai. Questo laboratorio ha costituito un vero punto di forza del progetto perchè proprio dalla collaudata sperimentazione in tema di inclusione, tra ragazzi e giovani disabili, è nata l’idea della programmazione del laboratorio, come buona prassi da diffondere in diversi contesti territoriali.

Con il laboratorio “le stagioni della carta” si è sottolineato il concetto di “diversità” attraverso la costruzione di manufatti di carta fatta a mano che richiamassero il contrasto delle stagioni. Nel processo di realizzazione degli oggetti, nel quale le persone con disabilità sono stati gli insegnanti,  si sono infranti schemi culturali e pregiudizi e aperte nuove “prospettive” nelle menti dei bambini che hanno partecipato al progetto. Per i maestri cartai “disabili” c’è stata la ricompensa con il  riconoscimento del loro ruolo, del loro sapere, delle loro conoscenze, delle competenze e della professionalità, non solo nella produzione della carta e realizzazione degli oggetti, ma anche delle loro capacità relazionali e di gestione del lavoro in gruppo.

Il laboratorio è stato gestito come un “gioco” e il gioco svolge un ruolo decisivo nello sviluppo dell’empatia e nell’instaurazione di comportamenti prosociali. Il gioco è il mezzo per creare attaccamento, attenzione, fiducia, affetto e legami sociali. Apertura e accettazione sono parte integrante di un ambiente di gioco, così nel laboratorio tutti i partecipanti si sentono liberi di esprimersi, di esercitare la propria immaginazione mettendosi nei panni e nel ruolo di altri personaggi, cercando di sentire, pensare e comportarsi immaginando di essere loro.

In diverse fasi del progetto sono stati coinvolti anche molti genitori, insegnati e intere scolaresche di ragazzi delle elementari e, molto attivamente, il gruppo scout di Orsogna.

Il progetto si sta concludendo con iniziative di pubblicizzazione e di coinvolgimento delle comunità locali con il fine di realizzare nuove attività laboratoriali per i prossimi anni, sempre sullo stesso format.

Tre le iniziative, a conclusione del progetto, sono in programma: la prima martedì 18 giugno nella Sala Consiliare del Comune di Tollo, la seconda per giovedì 20 giugno al Centro Polivalente del Comune di Giuliano Teatino e la terza per venerdì 28 giugno al Centro Polivalente del Comune di Orsogna. 

Locandina-Evento-Tollo-Una-Grande-Famiglia

Locandina-Evento-Giuliano-Teatino-Una-Grande-Famiglia

Locandina-Evento-Orsogna-Una-Grande-Famiglia

NUOVO ISEE, ANFFAS ONLUS: “COME IL CAVALLO DI TROIA CONTIENE NUOVE INSIDIE PER LE PERSONE CON DISABILITA’ E LORO GENITORI E FAMILIARI”

Pubblichiamo il comunicato stampa di Anffas onlus                                        

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale
NUOVO ISEE, ANFFAS ONLUS: “COME IL CAVALLO DI TROIA CONTIENE NUOVE INSIDIE PER LE PERSONE CON DISABILITA’ E LORO GENITORI E FAMILIARI” 
 L’ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE APPROVA UNA MOZIONE PER EVITARE NUOVE DISPARITA’ E DISCRIMINAZIONI
“Ancora una volta dall’Assemblea Nazionale delle Associazioni Socie di Anffas Onlus è nato un documento che rappresenta una forte presa di posizione di Anffas e che esprime preoccupazione per i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”: così Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, parla della mozione approvata all’unanimità durante l’Assemblea Nazionale di Anffas Onlus svoltasi l’8 e il 9 giugno 2013 a Trento, evento che ha visto la partecipazione di oltre 130 associazioni e più di 200 persone tra uditori ed ospiti, tra cui anche l’On. Livia Turco, socia onoraria di Anffas Onlus, e Pietro Barbieri, Presidente Fish e Forum Terzo Settore cui Anffas Onlus aderisce.
In particolare, l’Assemblea Nazionale di Anffas, dopo aver preso atto delle modifiche intervenute all’art. 2 della bozza di decreto di riforma Isee – redatto a seguito del confronto tra il Governo e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni – e aver rilevato l’inserimento di due clausole che portano l’Isee, ritenuto già livello essenzialea tener conto delle prerogative regionali, attraverso la mozione approvata richiederà al Governo, soprattutto nella persona delMinistro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Viceministro per le Politiche Sociali,  l’eliminazione di tali riferimenti regionali al fine di evitare che un intervento regionale possa svuotare la portata della riforma.
“Questa bozza di decreto è un vero e proprio cavallo di Troia e va modificata per delle ragioni ben precise” continua Roberto Speziale “Non è infatti accettabile che l’Isee – un livello essenziale delle prestazioni – sia derogato dalla legislazione regionaleche si possa escludere o limitare a priori, solo per condizioni economiche, l’accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie e che si faccia utilizzare agli enti erogatori dei criteri diversi ed ulteriori rispetto a quello dell’Isee per regolamentare l’accesso alle prestazioni”.
Conclude il presidente: “C’è il rischio concreto che questa riforma si traduca in una disparità di trattamento sul territorio nazionale concernente, tra le altre cose, i costi di compartecipazione e l’accesso a prestazioni e servizi, e in una seria minaccia alla vita delle persone con disabilità, in particolare quelle con disabilità intellettiva e/o relazionale, e delle loro famiglie, soggetti che già si trovano in una situazione critica poiché già pesantemente colpitidall’attuale crisi finanziaria e da costanti e continui tagli alle risorse per le politiche sociali”.
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Roma, 10 giugno 2013
Area Comunicazione e Politiche Sociali
Anffas Onlus
Responsabile: Dott.ssa Roberta Speziale (cell. 348/2572705)
Tel. 06/3212391/15
dott.ssa Daniela Cannistraci
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