CORSO DI FORMAZIONE “LA QUALITA’ DI VITA DELLE PERSONE CON DISABILITA’ INTELLETTIVA E/O RELAZIONALE SECONDO IL MODELLO DELLE MATRICI ECOLOGICHE”

Anffas Regione Abruzzo, in collaborazione con Anffas Onlus Nazionale e il Consorzio degli autonomi Enti a marchio Anffas- La Rosa Blu, ha organizzato il corso di formazione “LA QUALITA’ DI VITA DELLE PERSONE CON DISABILITA’ INTELLETTIVA E/O RELAZIONALE SECONDO IL MODELLO DELLE MATRICI ECOLOGICHE” che si terrà il 12 e 26 maggio p.v. a Pescara presso il Palazzo della Provincia.
Il corso nasce in continuità con gli eventi di informazione e sensibilizzazione realizzati da Anffas Regione Abruzzo sull’art.14 L.328/00: “Al centro del mio progetto , io!” del 2011,
“Il mio progetto di vita ..a che punto siamo?” del 2012, il corso di formazione sullo strumentoICF e ICF CY realizzato nel 2014 ed a seguito dell’esperienza straordinaria del progetto di ricerca “Matrici ecologiche e progetto individuale di vita per adulti con disabilità intellettive e/o evolutive” realizzato da Anffas onlus. Si propone di fornire un’ulteriore occasione di approfondimento sull’argomento con l’ acquisizione di strumenti operativi e di confronto con gli operatori del territorio.
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la brochure/scheda iscrizione
e la scheda di iscrizione da compilare in caso di richiesta di crediti ECM:
loc corso 2016

NASCE ANFFAS#GIOVANI: IL PROGETTO DI ANFFAS PER L’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ INTELLETTIVA E/O RELAZIONALE

anffas-onlusCOMUNICATO STAMPA

Anffas Onlus

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

NASCE ANFFAS#GIOVANI: IL PROGETTO DI ANFFAS PER L’INCLUSIONE SOCIALE
DELLE PERSONE CON DISABILITÀ INTELLETTIVA E/O RELAZIONALE

 Prende il via ufficiale Anffas#Giovani: un innovativo progetto di Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, pensato con l’obiettivo di coinvolgere i giovani, con e senza disabilità, nella vita associativa ed, in particolare, in iniziative volte a promuovere e garantire l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale di tutte le età.

 Il progetto prende spunto da un’iniziativa promossa da Anffas Onlus Salerno volta a coinvolgere giovani con e senza disabilità di età compresa tra i 16 e i 30 anni nella vita associativa e per questo è coordinato a livello nazionale dal giovane salernitanoAlessandro Parisi, nipote di una persona con disabilità intellettiva e da tempo impegnato nella vita associativa e nel coinvolgimento di altri giovani alla “causa” della disabilità.

La presenza e il contributo di persone giovani alla vita associativa consente di affrontare le criticità che vivono le persone con disabilità da prospettive diverse e di declinare in maniera innovativa i percorsi di riflessione, sensibilizzazione e promozione, ma anche di concreta azione, nella direzione dell’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.

Il progetto nazionale Anffas#Giovani mira a riverberare l’esperienza di Salerno in tutte le realtà associative con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere le persone giovani nell’affermazione dei diritti delle persone con disabilità.

La finalità è sperimentare modelli di comunicazione poco frequentati dalla generazione non digitale e favorire la crescita dell’empowerment comunitario, attivando gruppi localied una rete nazionale di giovani che si impegnino, in modo nuovo e con forme che loro stessi potranno definire, per l’inclusione sociale.

 Il progetto Anffas#Giovani quindi, mira a raggiungere importanti traguardi attraverso la costruzione di una rete di giovani che divenga un’alleata della nostra Associazione nel promuovere la nostra importante mission, nella speranza di riuscire a scrivere, tutti insieme, una nuova e significativa pagina della storia di Anffas.

Le attività del progetto, che ha mosso i suoi primi passi nel luglio scorso e che è già attivo sul territorio nazionale con 21 gruppi locali, sono già state molte su diversi territori: convegni, sensibilizzazione nelle scuole, progetti contro il bullismo, attività di socializzazione, per il tempo libero e sportive, comunicazione tramite le nuove tecnologie solo per citarne alcune.

L’auspicio di Anffas e dei giovani che già aderiscono al progetto è, però, che la rete ed i gruppi crescano molto di più. Per questo l’associazione desidera invitare tutti i giovani che desiderano dare un contributo di qualità alla vita della propria comunità ed a quella delle persone con disabilità e delle loro famiglie a partecipare a questa importantissima iniziativa.

Per tenersi aggiornati sulle attività è possibile collegarsi alla pagina facebookhttps://www.facebook.com/AnffasGiovani-insieme-per-linclusione-sociale-1725382921032012/

o al sito Anffas nella sezione dedicata a questo link:http://www.anffas.net/Page.asp/id=680/anffas-giovani

Per avere maggiori informazioni ed entrare in contatto con i gruppi di giovani sul proprio territorio è possibile scrivere a anffas@giovani.net

locandina e brochure Anffas#Giovani

loc anffas giovani

BROCHURE_ANFFAS_GIOVANI BROCHURE_ANFFAS_GIOVANI

                                                                                                                                                                                                                                                                       Roma, 6 aprile 2016

Area Relazioni Istituzionali, Advocacy e Comunicazione

Anffas Onlus

Responsabile

dott.ssa Roberta Speziale

348.2572705 – 06.3212391/15

dott.ssa Daniela Cannistraci

06.3212391/44

comunicazione@anffas.net

ANFFAS ONLUS RIBADISCE: “ANCORA UNA VOLTA, PRIMA LE PERSONE, POI GLI AUTISMI”

anffas-onlusCOMUNICATO STAMPA

Anffas Onlus

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

OTTO COSE DA FARE PER LE PERSONE CON AUTISMO IN ITALIA: L’ANALISI DI ANFFAS ONLUS

PER LA IX GIORNATA MONDIALE DELLA CONSAPEVOLEZZA SULL’AUTISMO

ANFFAS ONLUS RIBADISCE: “ANCORA UNA VOLTA, PRIMA LE PERSONE, POI GLI AUTISMI”

In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’autismo, le Nazioni Unite hanno sottolineato come oggi debbano, correttamente, approcciarsi i disturbi dello spettro autistico ed in generale tutte le “neurodiversità”.

Si sottolinea quindi come gli autismi e le altre forme di diversità siano parte della diversità umana e la necessità che la disabilità divenga questione di mainstreaming con un approccio integrale nell’ideazione, implementazione, monitoraggio e valutazione delle politiche e dei programmi in tutte le sfere (politiche, economiche e sociali).

Inoltre nel settembre 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato un’Agenda per lo sviluppo sostenibile da qui al 2030, che include alcuni obiettivi che riguardano anche  la disabilità: educazione di qualità, lavoro e crescita economica, riduzione delle ineguaglianze, città e comunità sostenibili, realizzazione di partnership per raggiungere gli obiettivi.

Quest’anno, la Giornata Mondiale di Consapevolezza sull’Autismo guarderà pertanto al 2030 e rifletterà le implicazioni di questi nuovi obiettivi e programmi per le vite delle persone con autismo.

Il tema della giornata è proprio “Autismo e Agenda 2030: inclusione e neurodiversità”

Si racchiude in otto punti specifici l’analisi elaborata da Anffas OnlusAssociazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale che annovera in tutta Italia centinaia di referenti ed esperti anche sul tema degli “autismi” che forniscono supporto e servizi alle persone con disabilità e loro familiari da 58 anni.

Anffas in questa Giornata vuole ribadire che al centro ci deve essere sempre la persona con lo slogan: “Prima le persone, poi gli autismi”.

Un concetto che rappresenta la sintesi del pensiero Anffas e che, come si può leggere nel testo di approfondimento, porta l’Associazione ad affermare che “Anche a seguito dell’entrata in vigore, nel settembre scorso, della Legge n. 134/2015, contenente “Disposizioni in materia di diagnosi, cura e riabilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie”occorre non concentrarsi su singoli interventi, ma considerare la persona in sé,  nella sua piena dignità e nel suo diritto alle pari opportunità (indipendentemente dalla propria condizione personale), garantendo una personalizzazione dei sostegni e/o supporti in chiave inclusiva, senza aprioristiche individuazioni per categorie di disabilità”, senza ovviamente dimenticare la presenza di “alcuni aspetti che, specie per gli autismi, devono essere particolarmente declinati, viste le maggiori criticità rilevate sull’intero territorio nazionale”.

Ed è proprio per cercare di eliminare queste criticità che Anffas Onlus porta all’attenzione della classe politica, dei professionisti del settore e di tutta l’opinione pubblica, 8 punti volti a  tutelare al meglio le persone con disturbi dello spettro autistico, di seguito sintetizzati e sviscerati nel documento allegato:

1)      Declinazione dei Lea con l’inserimento per i disturbi dello spettro autistico delle prestazioni di diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato

2)     Recepimento ed attuazione in tutte le Regioni della Linea Guida 21 dell’Istituto Superiore di Sanità

3)     Piena attuazione delle “Linee di indirizzo per la promozione della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS) con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico” adottate dalla Conferenza Unificata del 22 novembre 2012 

4)     Maggiore coinvolgimento dei pediatri di libera scelta sulla tempestiva individuazione del sospetto di autismo e creazione della rete dei Centri di riferimento per la diagnosi e l’avvio del percorso di presa in carico precoce

5)     Pensare al progetto individuale di vita delle persone con autismo in chiave bio-psico-sociale superando il mero approccio sanitario 

6)     Pensare alle persone con autismo adulte

7)     Rilevanza degli autismi e degli esiti derivanti dagli stessi negli accertamenti di invalidità civile 

8)     Favorire la ricerca scientifica sulle cause dell’autismo e la ricerca-azione sugli approcci ed esiti in chiave inclusiva per le persone con autismo

Nonostante la recente legge 134/2015” afferma Roebrto Speziale, presidente nazionale di Anffas Onlus “le problematiche relative ai disturbi dello spettro autistico restano sempre numerose e ancora senza una risposta adeguata”.

“Vi è ad esempio la questione della diagnosi precoce e della presa in carico, due questioni chevanno assolutamente affrontate e risolte e che si legano anche alla necessità di una maggiore collaborazione con i pediatri di libera scelta volta ad individuare il prima possibile il sospetto di autismo” prosegue il presidente “perdura ancora il problema della scarsa attenzione agli adulti con autismo, ossia continuano a mancare degli interventi volti alla preparazione di una vita sociale adulta, come se i disturbi dello spettro autistico scomparissero improvvisamente con il raggiungimento della maggiore età, e vi è sempre il problema dei nuovi LEA: ad oggi infatti i LEA per l’autismo non sono stati emenati e questo, in riferimento alla diagnosi ed al trattamento dei disturbi dello spettro autistico, sta a significare una totale disomogeneità nel territorio nazionale”.

“Altra questione da affrontare” continua Speziale “è il persistere di false teorie medico-scientifiche che continuano ad oscurare i percorsi scientifici validati, generando solo confusione. È proprio per tale motivo che Anffas ha rafforzato ancora di più la sua collaborazione con Telethon, cooperazione che sta promuovendo la ricerca genetica sulle disabilità intellettive e/o relazionali e contribuendo al miglioramento della vita delle persone con disabilità intellettiva e delle loro famiglie e che in questi ultimi anni ha visto come investimento per la ricerca sui disturbi dello spettro autistico 14 progetti finanziati, €  2.585.078,64  di importo totale del finanziamento, 22 ricercatori finanziati e 75 pubblicazioni con risultati scientifici derivanti dai vari progetti”.

Conclude: “Insomma, le cose da fare sono tante e tutte importanti. È per questo che ancora una volta ci auguriamo che di autismo non si parli solo oggi e soprattutto che non se ne parli come qualcosa di prettamente ed esclusivamente medico ma che si vada oltre, che si riesca a mettere in primo piano le persone con il loro diritto a ricevere sostegni adeguati e ad essere pienamente inclusi nella società. Perché, come scritto anche nel nostro documento,il mondo dell’autismo è segnato più da incertezze che da certezze ed è un sistema complesso e frammentato composto da nomi, cognomi, storie, vite e desideri che hanno voglia e diritto di stare agganciati al mondo e di comunicare al di là della possibilità di poterlo fare con parole, gesti, voce”.

                                                                                                                                                                                                                                          Roma, 31 marzo 2016

Area Relazioni Istituzionali, Advocacy e Comunicazione

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DOCUMENTO_ANFFAS_ONLUS_AUTISMO_apr16